domenica 20 marzo 2016

La renna e il muro


LA RENNA E IL MURO

Di Greta Picano 5E

 

In Maggio mi trovavo come sempre ad osservare le farfalle nel parco dietro la chiesa. Ad un certo punto vidi una farfalla bellissima, subito mi misi a rincorrerla ma inciampai su un sasso sbattendo contro un muro e caddi. Quando mi rialzai, sentii che mi trovavo sopra a qualcosa di freddo e soffice, ero caduta sulla neve! Cercai di capire dove mi trovavo quando qualcosa mi apparve davanti. Quella “cosa” era una renna e impigliati tra le corna portava tanti regali. “Buongiorno” mi disse, io rimasi a bocca aperta e per poco non caddi di nuovo nella neve, insomma, da quando gli animali parlano?! La renna ripeté “Buongiorno” ma stavolta io d’ istinto risposi “Buongiorno io mi chiamo Lily” e la renna mi disse “Io mi chiamo Rudolf, sono il nuovo postino, forse è per questo che non mi conosci”, notai infatti che al collo la renna portava un collare con appesa un lettera in metallo. Rudolf mi invitò a bere un tè a casa sua e visto che ci teneva molto accettai. Lungo la strada gli chiesi come mai poteva parlare e (come se fosse la cosa più normale del mondo) mi rispose che ogni altro animale poteva farlo! Comunque dopo un po’ arrivammo alla casa. La “casa” vista da fuori era una cupola innevata ricoperta da una pianta rampicante. Rudolf scavò con lo zoccolo in un punto segnato da un agrifoglio e sotto la neve vidi una botola, la renna l’aprì e sotto c’erano delle scalette illuminate. Percorrendole arrivammo alla vera porta con su scritto “Buon Natale!” con una scritta piena di brillantini. Ma come Natale, se eravamo in Maggio! La casa era davvero ben arredata (anche se i mobili erano tutti fatti in legno). L’ingresso era una sala con il divano, il tavolo da pranzo e la cucina, più in là c’erano due porte, su una era disegnato un letto e sull’altra un libro (capii che erano la stanza da letto e lo studio). Rudolf aprì la porta dello studio e notai che sulla scrivania c’era una lista su cui spuntò due o tre nomi. Poi poggiò i regali sulla scrivania. Qualche minuto dopo eravamo seduti sul divano a sorseggiare il tè al limone, allora io chiesi “Come mai porti i regali se sei un postino?”  “Beh” disse Rudolf “Noi postini in dicembre consegniamo anche i regali di Natale, mi hai incontrato proprio mentre tornavo dall’ufficio postale, dove avevo appena ritirato dei regali”  “ Mi dispiace di averti fatto perdere tempo” gli dissi. “Non ti preoccupare, tanto ero in pausa e la consegna è prevista tra due ore”- mi rispose.

Dopo mezz’ora Rudolf mi riaccompagnò dove c’eravamo incontrati e lì ci salutammo. Rimasta sola cercai di capire come tornare a casa; mentre cercavo inciampai su una radice e andai a sbattere contro un albero, non mi accorsi che ero caduta nuovamente su un prato e mi ritrovai nel parco dietro la chiesa con la farfalla che rincorrevo davanti a me . Io pensai “Wow che avventura!”.