LA RENNA
E IL MURO
Di Greta
Picano 5E
In Maggio mi trovavo come sempre ad osservare le farfalle nel parco
dietro la chiesa. Ad un certo punto vidi una farfalla bellissima, subito mi
misi a rincorrerla ma inciampai su un sasso sbattendo contro un muro e caddi.
Quando mi rialzai, sentii che mi trovavo sopra a qualcosa di freddo e soffice, ero
caduta sulla neve! Cercai di capire dove mi trovavo quando qualcosa mi apparve
davanti. Quella “cosa” era una renna e impigliati tra le corna portava tanti
regali. “Buongiorno” mi disse, io rimasi a bocca aperta e per poco non caddi di
nuovo nella neve, insomma, da quando gli animali parlano?! La renna ripeté “Buongiorno”
ma stavolta io d’ istinto risposi “Buongiorno io mi chiamo Lily” e la renna mi
disse “Io mi chiamo Rudolf, sono il nuovo postino, forse è per questo che non
mi conosci”, notai infatti che al collo la renna portava un collare con appesa
un lettera in metallo. Rudolf mi invitò a bere un tè a casa sua e visto che ci
teneva molto accettai. Lungo la strada gli chiesi come mai poteva parlare e
(come se fosse la cosa più normale del mondo) mi rispose che ogni altro animale
poteva farlo! Comunque dopo un po’ arrivammo alla casa. La “casa” vista da
fuori era una cupola innevata ricoperta da una pianta rampicante. Rudolf scavò
con lo zoccolo in un punto segnato da un agrifoglio e sotto la neve vidi una
botola, la renna l’aprì e sotto c’erano delle scalette illuminate.
Percorrendole arrivammo alla vera porta con su scritto “Buon Natale!” con una
scritta piena di brillantini. Ma come Natale, se eravamo in Maggio! La casa era
davvero ben arredata (anche se i mobili erano tutti fatti in legno). L’ingresso
era una sala con il divano, il tavolo da pranzo e la cucina, più in là c’erano
due porte, su una era disegnato un letto e sull’altra un libro (capii che erano
la stanza da letto e lo studio). Rudolf aprì la porta dello studio e notai che
sulla scrivania c’era una lista su cui spuntò due o tre nomi. Poi poggiò i regali
sulla scrivania. Qualche minuto dopo eravamo seduti sul divano a sorseggiare il
tè al limone, allora io chiesi “Come mai porti i regali se sei un
postino?” “Beh” disse Rudolf “Noi
postini in dicembre consegniamo anche i regali di Natale, mi hai incontrato
proprio mentre tornavo dall’ufficio postale, dove avevo appena ritirato dei
regali” “ Mi dispiace di averti fatto
perdere tempo” gli dissi. “Non ti preoccupare, tanto ero in pausa e la consegna
è prevista tra due ore”- mi rispose.
Dopo mezz’ora Rudolf mi riaccompagnò dove c’eravamo incontrati e lì ci
salutammo. Rimasta sola cercai di capire come tornare a casa; mentre cercavo
inciampai su una radice e andai a sbattere contro un albero, non mi accorsi che
ero caduta nuovamente su un prato e mi ritrovai nel parco dietro la chiesa con
la farfalla che rincorrevo davanti a me . Io pensai “Wow che avventura!”.