LA STORIA DEL FUOCO
di Giulia, Gaia e Sofia P. della classe V A
Era una mattina d’ inverno e Ugh , un grosso
cavernicolo dalla forza immaginabile, andò a caccia di carne con il suo gruppo
di cavernicoli. La terra dove vivevano era molto fertile, rigogliosa e piena di
animali: era perfetta per vivere! Un giorno, camminando nell’ erba alta per
nascondersi dai predatori, avvistarono un cinghiale e, uno dopo l’ altro,
corsero per catturarlo. La sera mangiarono carne di cinghiale nella loro
caverna. Stanchi e a stomaco pieno si misero a dormire, ma la notte non fu
tranquilla come le altre: ci furono pioggia, fulmini e lampi … un diluvio ! La
mattina, al loro risveglio , trovarono tutti gli alberi bruciati e nessuna
forma di vita tranne loro. Uscirono dalla caverna e notarono sotto un albero
bruciato, una piccola “cosa” rossa e gialla che ondeggiava; Ugh si avvicinò e
provò ad afferrarla, ma si procurò tanto dolore sulla mano.
Cominciò ad urlare
dal dolore e tirò bruscamente un pietra contro la fiamma, ma colpì una pietra
creando una scintilla. Ugh capì che sbattendo due pietre l’una contro l’altra e
facendo cadere le scintille sull’erba o sui rami secchi si creava il fuoco.
Arrivò la notte e Ugh raccolse delle foglie secche e dei ramoscelli , colpì una
pietra contro l’altra e accese un fuoco all’interno della caverna in modo da
riscaldare tutto il gruppo.
Durante la notte, mentre tutti dormivano, Ugh si
accorse che un ghepardo li osservava fuori dalla caverna. Ad un tratto il
ghepardo partì all’attacco e Ugh, cercando di aiutarsi con un bastone, andò a toccare
con la punta del bastone la fiamma; il bastone cominciò a prendere fuoco e Ugh
impaurito lanciò il bastone verso la bestia, facendola scappare via. Da quel
giorno l’uomo scoprì che il fuoco riscaldava, allontanava gli animali , dava la
luce e che cuoceva la carne. Chiamarono la cosa piccola e rossa: fuoco...